Negli ultimi due anni la promozione di politiche di economia circolare nel Vending coinvolge sempre più aziende. C’è chi va oltre definendosi sostenibili e responsabili. C’è chi va oltre definendosi sostenibili e socialmente responsabili.
Ma i servizi che queste aziende offrono, sono realmente così oppure solo di facciata?
I vecchi concetti legati che definivano l’economia circolare come un prodotto che nasceva e tornava ad essere tale dopo l’utilizzo sono stati superati dall’ impronta ambientale; con l’introduzione di questa nuova chiave di lettura su tutta la filiera del prodotto ha messo in evidenza l’inefficacia in CO2 della “rinascita dei prodotti”.
L‘economia circolare è un modello che in primis favorisce il riuso e la riduzione degli imballi utilizzando beni strumentali e materiali il più a lungo possibile. Nel settore del vending l’approccio dell’economia circolare applicata alla gestione delle risorse può essere applicato a tutto: dalla lavorazione dei prodotti alimentari, trasporti e al packaging
Nella distribuzione automatica sono ben quattro i “contenitori” dei quali ce ne possiamo privare: bicchieri, bottiglie in plastica, lattine e tetrapak. Inoltre, nei prodotti si possono ridurre drasticamente tutti gli ingredienti aggiunti (esempio lo zucchero) ma non necessari alla formulazione del prodotto.
Applicare le buone pratiche del consumo a favore dell’economia circolare: reuse – reduce – refuse
Queste strategie possono essere applicate in diversi ambiti e settori, come l’agricoltura, l’industria, il commercio, il consumo e nella gestione dei rifiuti. L’obiettivo è di creare un ciclo virtuoso che mantenga il valore dei prodotti e dei materiali il più a lungo possibile, minimizzando la generazione di rifiuti e le emissioni di gas serra. Il modello del 9R si basa sul concetto di gerarchia delle R, secondo cui le strategie più in alto nella lista sono preferibili a quelle più in basso, in quanto hanno un maggiore potenziale di riduzione dell’impatto ambientale. Refuse vuole essere un messaggio di rifiuto alle aziende che perseguono nel green washing e che ogni consumatore può esprimere non acquistando i prodotti o servizi.
Nel Vending è palese che il riciclo è l’ultima delle scelte da fare!
Troppo spesso nel vending l’economia circolare viene abbinata al riciclo, dimenticando i fondamentali che la definiscono.
Ma scopriamo e cerchiamo di capire perché?
Si tratta di una sfida importante per il settore del vending, che offre prodotti e servizi di ristoro attraverso distributori automatici utilizzando prodotti mono-dose. È evidente che il problema è grande in quanto coinvolge tutta la filiera che ha e produce enormi quantità di imballi e di conseguenza rifiuti.
Ma, nonostante ciò, troppo operatori nel vending persistono nel promuovere il riciclo dei contenitori monouso in plastica quale soluzione.
Nei fatti così facendo si va contro tutte le indicazioni sulle buone pratiche volte a ridurre i rifiuti e la filiera degli imballi. Ma le soluzioni a riprova che fare economia circolare nel vending è possibile si sono. Si tratta di un’opportunità per il settore nel rinnovare il proprio modello di business, aumentando la competitività e la fiducia dei propri clienti. Riteniamo sia un dovere verso il pianeta e le generazioni future, per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla salvaguardia delle risorse naturali.
Il servizio PIÚINFORMA® è economia circolare applicata nei fatti: ecco come e cosa facciamo!
Nei format PIÚINFORMA® ad oggi è possibile non utilizzare bicchieri e bottiglie in plastica. Nel nostro programma abbiamo in previsione di eliminare anche le lattine e tetrapak nel breve periodo. Per agevolare questo cambiamento d’abitudini mettiamo a disposizione ai consumatori i progetti di riduzione RISORSE & RIFIUTI ed eliminazione dei contenitori delle bevande fredde FREE-WATER & PURE-WATER.

Interveniamo sul design delle aree break e prodotti offerti dai distributori, scegliendo materiali riciclabili, biodegradabili o compostabili, come l’utilizzo del cartone o bioplastiche. Inoltre, a seconda della disponibilità sul territorio, utilizziamo sempre più su prodotti “healthy” e a km 0, che rispondono alla crescente domanda dei consumatori di alimenti sani e locali.
L’economia circolare così applicata al vending riduce le emissioni di co2 a beneficio della salute degli utilizzatori.
La gestione dei rifiuti: Il termine riuso definisce un bene che non è ancora un rifiuto e che può essere usato di nuovo. Parliamo di recupero riferendoci a tutto ciò che è già diventato rifiuto e che ha perso la sua utilità originaria e che, opportunamente raccolto andrà indirizzato ai vari consorzi del sistema CONAI. A seconda della destinazione d’uso successiva si potrà accreditare all’interno di una economia circolare oppure esclusa.
Un esempio per tutti è il programma RISORSE&RIFIUTI che attua il modello delle 9R
Per realizzare queste azioni, è fondamentale avere una visione strategica e una competenza tecnica specifica per aiutare le imprese del vending a promuovere ed attivare le soluzioni più adatte al contesto, valutando i costi e i benefici ambientali e di immagine. Inoltre, una consulenza aziendale professionale può supportare le imprese del vending a comunicare efficacemente il loro impegno per l’ambiente, valorizzando la loro immagine e la loro reputazione.
Alimentazione, cibi e bevande a basso impatto ambientale
Prodotti meno lavorati possibilmente provenienti da agricoltura biologica, hanno quale beneficio maggiori nutrienti gli scarti di lavorazione vengono valorizzati lungo tutta la filiera. L’economia circolare applicata anche al vending, porta vantaggi all’ambiente, sviluppo dei territori ed a tutti i cittadini.
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